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Puglia

Lo stato di agitazione dei lavoratori dell'Arsenale e della Base Navale di Brindisi.

Brindisi,

Brindisi, 20/3/2007

Ridimensionamento dell’Arsenale di Brindisi.

 

Si abbatte una nuova tegola sul territorio brindisino; il ridimensionamento dell’Arsenale della Marina Militare di Brindisi rappresenta un nuovo elemento destabilizzante di un equilibrio occupazionale già da tempo molto precario. Nel dettaglio, dal primo aprile prossimo l’Arsenale di Brindisi da distaccamento dell’Arsenale di Taranto diverrà reparto, con la conseguente chiusura di alcuni settori sino ad oggi particolarmente importanti quali: amministrativo, cassa, officine lavori. Insomma una serie di cambiamenti che come diretta conseguenza porteranno a ridiscutere la posizione di almeno circa 30/ 40 lavoratori che da quel momento in poi dovranno essere diversamente collocati. Ma ciò che è ancora più grave, così lamentano le organizzazioni sindacali che da subito hanno cercato di affrontare la situazione sensibilizzando lo stesso Ministro della Difesa l’On. Arturo Parisi, e che da Aprile in poi a Brindisi non arriveranno più commesse, nel porto non vi saranno più navi sulle quali intervenire. Insomma un passo indietro nei confronti di uno sviluppo che nella nostra città ha avuto il suo vanto anche nella presenza di una struttura militare ammirata da tutti; per non parlare poi delle professionalità che hanno reso importante l’ Arsenale di Brindisi. Oggi i dipendenti sono preoccupati ed affidandosi ai propri rappresentanti sindacali chiedono delle rassicurazioni agli organi competenti a partire dal direttore dello stesso ente militare di Brindisi e Taranto nonché, dicevamo, al Ministro della Difesa ricordando con un documento scritto le intenzioni manifestate a suo tempo dal decreto di ristrutturazione del 1998 che aveva come obbiettivo “l’efficacia e l’efficienza degli stabilimenti di lavoro”, presupposti questi che con le ultime novità vengono a mancare.

 

 

Brindisi, 26/3/2007


Lavoratori Arsenale: i Sindacati chiedono un incontro urgente.

 

 

Brindisi, 27/3/2007

Arsenale di Brindisi: confermato lo stato di agitazione dei lavoratori.

 

Questa mattina sarà organizzata una protesta sotto la Prefettura.

 

 

Brindisi, 29/03/2007

Arsenale: continua lo stato di agitazione dei lavoratori

Anche nella giornata odierna si è tenuto un sit-in del personale civile dell’Arsenale e della Base Navale di Brindisi presso il CRAL Marina.
Ancora una volta la partecipazione unanime dei lavoratori ha evidenziato l’alto stato di preoccupazione per il futuro dello Stabilimento di lavoro della Marina Militare.
L’inaccettabile declassamento dell’Arsenale, in un contesto sociale difficile, fortemente penalizzato dal punto di vista occupazionale e le difficoltà emerse per una soluzione positiva della vertenza hanno determinato nei lavoratori la consapevolezza di chiedere un maggiore sostegno anche a quei parlamentari ed amministratori locali ad oggi totalmente assenti.

Le azioni di lotta dei lavoratori continueranno anche nei prossimi giorni, presso il CRAL Marina di Brindisi come segue:
• domani 30 Marzo dalle ore 09.30 alle ore 10.30 con la partecipazione dei Segretari Generali delle Unioni Sindacali Territoriali.
• lunedì 2 Aprile, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 assemblea alla quale sono “invitati”a partecipare tutti i parlamentari brindisini e le istituzioni locali.

 

 

Brindisi, 30/03/2007

Arsenale: i parlamentari invitati all'assemblea dei lavoratori

Le Segreterie Territoriali di CGIL FP, CISL FP E UIL PA hanno inviato una lettera aperta ai Parlamentari del territorio brindisino avente per oggetto l'assemblea dei dipendenti Arsenale Militare.
Di seguito riportiamo il testo integrale del documento.

Gentili Senatori ed Onorevoli
è certamente a Voi tutti noto il grave disagio ed allarme che serpeggia tra i dipendenti dell’Arsenale Militare di Brindisi, il cui destino sembra oramai segnati e cioè un lento ed inesorabile declino, sino alla sua definitiva soppressione.

Da parte delle OO.SS. Confederali e di categoria, questa volontà dei Vertici della Marina e del Ministero della Difesa, non è assolutamente condivisa ed anzi è fortemente richiesta una progettualità che rilanci le attività industriali dello Stabilimento brindisino. Siamo certi che tale intendimento è condiviso dalle SS.LL.

Pertanto, al fine di concordare comuni iniziative tese a sollecitare l’attivazione di un tavolo di concertazione a livello nazionale, Vi sollecitiamo ad intervenire alla ASSEMBLEA GENERALE DI TUTTO IL PERSONALE CIVILE DELL’ARSENALE CHE SI TERRA’ IL 2 APRILE 2007 ALLE ORE 8.30 PRESSO IL CRAL MARINA sito in via dei Mille Brindisi.
Certi che non farete mancare la Vostra presenza, cogliamo l’occasione per inviare cordiali saluti.

 

 

Brindisi, 30/03/2007

Arsenale: continua la protesta ma le risposte non arrivano

Oggi, 30 Marzo 2007, alla manifestazione a cui è seguita l’assemblea dei lavoratori della Difesa Brindisi, si è, ancora una volta gridata, la protesta per la infausta decisione dello Stato Maggiore Marina a voler declassare l’Arsenale a mero Reparto di Taranto.

Dalla assemblea che ha visto una unanime partecipazione dei lavoratori e alla quale hanno partecipato i Segretari Confederali e di Comparto di C.G.I.L., C.I.S.L. e U.I.L. è emersa la ferma volontà nel ribadire il forte intendimento alla difesa dei posti di lavoro sia dell’Arsenale che di tutto il territorio brindisino fortemente già penalizzato sotto l’aspetto occupazionale.

Prioritaria è la necessità di pretendere chiarimenti su quale programma nazionale c’è dietro il declassamento della SSSD di Brindisi a semplice Reparto di Marinarsen Taranto.
Va considerato che non più di due mesi fa si è tenuto l’incontro con l’On. Pinotti Presidente la Commissione Difesa, la quale ha rassicurato che non vi erano, da parte del Governo, ulteriori ridimensionamenti della struttura arsenalizia brindisina.
Questo ulteriore provvedimento ha il sapore di una beffa che, rispetto alla richiesta di una programmazione sullo sviluppo, cambia gli attuali scenari organizzativi e lavorativi dell’Arsenale. Stessa considerazione fu esplicitata dalla Senatrice D. Duranti in un altro incontro sulla problematica in atto.

L’assenza di risposte della parte politica sul problema, amplifica il malumore degli arsenalotti brindisini i quali, stanchi di veder disattese le proprie aspettative di continuità lavorativa, minacciano di arrivare a forme di protesta incisive al di fuori delle mura dell’Arsenale, coinvolgendo la cittadinanza, non escludendo forme di astensionismo elettorale.

Quanto detto si cala in una realtà sociale dove non è più accettabile un ulteriore strangolamento della realtà produttiva locale che in pochi anni ha perso pezzi importanti della propria economia a completo appannaggio dei territori limitrofi.

Per quanto sopra, i lavoratori convenuti in assemblea, danno mandato, per tramite delle Segreterie Generali Territoriali, alle Segreterie Nazionali ad aprire un tavolo della contrattazione con la compagine politica di Governo. Si pretende dalla stessa, una maggior attenzione sul problema, a partire dal congelamento del provvedimento declassatorio e ponendo al centro della piattaforma rivendicativa la vertenza dell’Arsenale di Brindisi.